Social Network: nuove regole per i partner YouTube

L’avviso delle nuove regole per i partner YouTube è arrivato via mail ed è stato poi spiegato nel dettaglio sul blog ufficiale dedicato ai creators del più importante social network dedicato alla condivisione di video.

 

Per molti YouTube non è solo un veicolo di diffusione dei propri contenuti video ma, un vero e proprio lavoro. L’alta proliferazione di nuovi canali ha però determinato una vera e propria crisi all’interno della galassia dei partner di YouTube come sintetizzato nell’intro dell’articolo scritto da Neal Mohan, Chief Product Officer, e Robert Kyncl, Chief Business Officer:
Il 2017 è stato un anno difficile per molti dei Partner YouTube, diversi sono stati i problemi che hanno colpito la community e le entrate derivanti dalla pubblicità tramite il Programma partner di YouTube (YPP). Nonostante questi problemi, sono sempre di più i creativi che si guadagnano da vivere su YouTube. Nel 2018, l’obiettivo principale per tutti su YouTube è proteggere il nostro ecosistema di creativi e assicurare che le tue entrate siano più stabili.

 

Cosa fare per impedire una fuga degli investitori da YouTube quindi? La soluzione adottata dal gigante di Mountain View è semplice: diminuire il numero di canali che possono aderire al programma partner. Quali sono i criteri adottati? Numerici. E poco importa se alcuni di questi siano facilmente aggirabili con tecniche più o meno lecite. Da qualche parte bisognava iniziare a scremare e così la mannaia di Google si è abbattuta inesorabilmente dal 20 di febbraio sul vastissimo mondo dei ‘video creators’.

Le nuove regole sono spiegate nell’articolo pubblicato lo scorso 16 gennaio:
Già nell’aprile del 2017, abbiamo fissato come requisito di ammissibilità al programma partner di YouTube (YPP) le 10.000 visualizzazioni. Sebbene tale soglia fornisse ulteriori informazioni per determinare se un canale seguisse le linee guida e le politiche della nostra comunità, negli ultimi mesi è stato chiaro che abbiamo bisogno di uno standard più elevato.
Stiamo modificando i requisiti di idoneità per la monetizzazione a 4.000 ore di tempo di visualizzazione negli ultimi 12 mesi e 1.000 iscritti al canale. Siamo arrivati ​​a queste nuove soglie dopo un’analisi approfondita e dopo un confronto con la nostra community. Questo nuovo intervento ci consentirà di migliorare significativamente la nostra capacità di identificare i creatori che contribuiscono positivamente contribuendo a generare maggiori entrate pubblicitarie per loro (e tenendo lontani i cattivi attori). Questi standard più elevati ci aiuteranno inoltre ad evitare che i video potenzialmente inappropriati possano monetizzare, fatto che potrebbe danneggiare le entrate di tutti
(allontanando gli investitori ndr.)”.

 

Bene le nuove regole sono queste e bisognerà farsene una ragione. Ma cosa succederà ai vecchi canali che non rientrano nei nuovi parametri? Anche a questa domanda Neal Mohan e Robert Kyncl forniscono la risposta:
Il 20 febbraio 2018, implementeremo questa soglia anche sui canali già esistenti sulla piattaforma, per consentire un periodo di prova di 30 giorni. Da questa data, i canali con meno di 1.000 iscritti e 4.000 ore di visualizzazione non potranno più guadagnare su YouTube. Quando raggiungeranno nuovamente il traguardo dei 1.000 iscritti e delle 4.000 ore di visualizzazione, verranno automaticamente rivalutati in base a dei criteri rigorosi per garantire che siano conformi alle nostre politiche. I nuovi canali dovranno essere valutati e la loro valutazione sarà possibile solo quando raggiungeranno questi traguardi.

 

Bella storia. Ed i soldi guadagnati finora?
Tutti i canali che non soddisfano più questa soglia verranno pagati quanto hanno già guadagnato in base alle nostre norme AdSense.” Traduzione? Se avevate raggiunto il minimo per far staccare l’assegno a Google bene, in caso contrario il vostro denaro rimarrà ‘congelato’ fino al rientro nei nuovi parametri (ma questo è un aspetto ancora da chiarire).

 

Ovviamente non saranno solo questi i parametri per essere ammessi al programma YPP perchè resteranno sempre in vigore le linee guide della Community di YouTube, i termini di servizio, e le segnalazioni degli utenti per video di spam o di ‘abuso’.

 

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